martedì 26 agosto 2008

VERONA: LA STORIA DELLA FIERA DEI CAVALLI

La Fiera di Verona nasce il 14 marzo 1898 proprio come Fiera dei Cavalli. Anno dopo anno, si consolida il successo della rassegna. Nel 1900, i cavalli giungono da Prussia, Russia e Ungheria. Nel 1906 è il re Vittorio Emanuele III a rendere visita alla fiera, mentre nel primo dopoguerra, nel 1924 sarà presente il principe Umberto di Savoia.La Fiera è fin dall’inizio anche sede privilegiata per la presentazione di tecnologie innovative. Nel 1899, per esempio, ospita il primo congresso automobilistico indetto dall’Automobile Club d’Italia, e così nasce a Verona il Codice della Strada e l’organizzazione distributiva. Tra i partecipanti alla rassegna arriva anche il cav. Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat, con un “quadriciclo a due posti”. Nel 1909 l’avvenimento clou della rassegna è una grande gara di palloni aerostatici.Nel 1921 è il grande pilota Tazio Nuvolari, che vince la Coppa Verona, gara automobilistica organizzata tra le manifestazioni della Fiera. Il 1922 è l’anno del boom della meccanizzazione agricola, ma insieme al progresso della trazione meccanica progredisce anche lo spazio dedicato ai cavalli. Nel 1925, per l’apertura della fiera, si inaugura l’elettromotrice sulla Verona-Caprino-Garda, importantissimo passo in avanti nell’industria delle comunicazioni ferroviarie del tempo. Nel 1927 tornano le automobili, in un Salone a loro dedicato nell’ambito di Fieracavalli.Negli anni Trenta la fiera cresce. Nel ’37 gli espositori sono saliti a 850, per 1500 ditte rappresentate, e vengono venduti 5500 dei 6000 cavalli esposti.Nel 1940 la fiera si apre mentre il mondo è in guerra, ma la drammatica situazione internazionale non sembra scalfire il successo della manifestazione, che si chiude addirittura con un giorno d’anticipo, perché sono stati venduti tutti i 6000 animali presenti, con un giro d’affari di 22 milioni di lire dell’epoca.Nel 1948, la kermesse festeggia il mezzo secolo nella nuova sede di Borgo Roma, e nel 1950 si parla già di Fiera Internazionale.Negli anni del dopoguerra lo sviluppo economico e l’agricoltura conoscono una notevole crescita, che porterà il cavallo ad essere sempre più emarginato dalla vita dell’uomo. Merito di Fieracavalli, sarà di mantenerne in vita le tradizioni più nobili ed antiche – si pensi solo al Concorso Internazionale di Mascalcia che si svolge ogni anno nell’ambito della Rassegna e premia i migliori maestri dell’antica arte di ferrare il cavallo – e di cogliere gli aspetti più innovativi, dall’ippoterapia al trekking a cavallo, per proporli ad un pubblico di appassionati sempre più numeroso e qualificato.

fonte www.fieracavalli.it

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